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Raz Mobil

Buonasera Drivers
e bentornati a una nuova puntata di Make It Hardcore!

Da quando abbiamo lanciato questa rubrica, ci siamo resi conto che, molto spesso, i progetti più estremi vengono creati da persone insospettabili che, per il lavoro che svolgono quotidianamente, nulla hanno a che vedere con il mondo dei motori. Ricordate, per esempio, il primo articolo che vi abbiamo mostrato? La costruzione di un’auto artigianale da parte di un commercialista in pensione. Sarà che la passione per il mondo dell’automotive non conosce professione, sarà che i commercialisti son bravi a usare i numeri e che, quindi, potrebbero essere avvantaggiati nella progettazione, ma anche il lavoro odierno, come avrete già immaginato, non è stato costruito da un meccanico, bensì da Raffaele Razzano, un ragazzo laureato in economia e management finanziario che di professione fa niente poco di meno che il commercialista!

Come sempre, tutto inizia dalla costruzione del telaio equipaggiato all’anteriore da sospensioni a triangoli sovrapposti con ammortizzatori pushrod di derivazione Yamaha R6. Al posteriore, invece, è stato letteralmente usato il telaio anteriore di una Peugeot 205 GTI del 1988, quindi troviamo un MacPherson. Il motore utilizzato deriva anch’esso dalla 205, modificato con l’avvicinamento del corpo farfallato al debimetro, in modo da ottenere una risposta più immediata dell’acceleratore. Impianto frenante anteriore di una Hyundai Accent e posteriore del 205 (al posteriore è stato montato l’impianto frenante anteriore del 205) entrambi a disco, con servofreno 205 GTI. In futuro, Raffaele prevede di eliminare il servofreno in favore di due pompe con ripartitore di frenata. Al telaio, per un eventuale utilizzo in pista, mancano i rinforzi strutturali e un rollbar, tuttavia le competizioni con questo veicolo non rientrano tra gli interessi del proprietario.

Dopo aver realizzato e fatto funzionare la parte meccanica, il passo successivo è stato quello della creazione della scocca in vetroresina. La forma è stata interamente realizzata a mano, andando a modellare e saldare delle barre da 6 mm che, una volta estratte dal telaio, sono state montate su un “girarrosto artigianale”, in modo da poterle rivestire e lavorare con la vetroresina. In quest’ultimo passaggio, Raffaele ha incontrato qualche problema dovuto all’inesperienza sulla vtr, tuttavia, visto il risultato finale, sembra che sia riuscito abbastanza bene nel suo intento.
Sul perché imbattersi nella costruzione di qualcosa di così complesso, Raffaele è stato abbastanza chiaro; ciò che l’ha spinto, non è stata solamente la disponibilità di tempo, spazio e attrezzature, ma soprattutto la voglia di mettersi in gioco e vedere se ne fosse capace.
Attualmente, purtroppo, il progetto Raz Mobil è fermo da circa 7 anni, periodo in cui Raffaele si è dedicato alla realizzazione di circa 63 lavori e 55 moto come esemplari da esposizione che lo hanno letteralmente rimosso dal suo hobby. Noi speriamo che possa riprendere nuovamente con i lavori e che possa mostrarci il progetto, frutto di ingegno, costanza e ambizione, finito e funzionante!

Vi aspettiamo la prossima settimana con un nuovo episodio di Make It Hardcore!

Revisione a cura di Monica Filosi.

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